Pres. Eva Milella: “Buongiorno a tutti, noi cominciamo anche se avremo un pò di rumore in sottofondo, ma è dato dai ragazzi che stanno vedendo i prototipi e gli esperimenti che sono allestiti qui. Vi dò innanzitutto il benvenuto, questo festival si preannuncia molto movimentato perchè già dalle nove e mezza c’erano un sacco di persone che giravano, quindi di buon auspicio. E comincerei subito con il videomessaggio di saluti del Presidente Vendola che purtroppo non è in sede e quindi ci manda i saluti e poi i saluti dall’Assessore Sasso, dall’Assessore Tomasicchio del Comune di Bari e del Rettore Di Sciascio come rappresentante del Comitato delle Università Pugliesi.”

Dopo il videomessaggio del Presidente Vendola, riprende la parola la Pres. Eva Milella: “Passo la parola all’Assessore Sasso perchè facciamo una cosa snella e veloce per evitare di essere ripetitivi.”

Assessore Sasso: “Allora buongiorno a tutti e auguro a questo Festival la migliore riuscita. Sconfiggeremo anche la pioggia, penso. Questa mattina sentivo in rassegna stampa i dati dell’ISTAT sull’occupazione, dicono che le piccole medie e imprese (il nostro territorio è fatto da piccole e piccolissime medie imprese) resistono solo se investono in ricerca e innovazione. Non è una cosa lontana dalla nostra vita la ricerca e l’innovazione, è una cosa che può migliorare la vita di tanti. Prima il Presidente Vendola diceva: ‘…abbiamo investito in questo settore creando legami con le agenzie di tutti gli assessorati’, io voglio aggiungere una cosa: in questi anni abbiamo lavorato insieme…tanti assessorati: Assessorato al Lavoro, all’Occupazione, all’Istruzione, alla Cultura, all’Ambiente e al Paesaggio, alle Attività Produttive…perchè per intervenire su un sistema economico produttivo è importante il lavoro di tutti, è importante lavorare insieme perchè questo significa non sommare le iniziative ma moltiplicarne l’efficacia. E’ già avvenuto con il piano per il lavoro straordinario del 2011, è avvenuto sempre sul terreno dello sviluppo delle attività produttive dell’economia di questa Regione. E’ avvenuto nel momento in cui si lavora sulla ricerca, sull’innovazione, ma si lavora sull’istruzione e formazione dei giovani perchè noi in questi anni – qualcuno ha detto questa è una Regione per giovani? Sì è una Regione per giovani – abbiamo investito tantissimo nella formazione e nell’istruzione, sapendo che l’istruzione e la formazione sono uno strumento importante, determinante anche per resistere alla crisi. Ci siamo occupati del disagio, ci siamo occupati dell’eccellenza. I nostri progetti hanno ridotto di dieci punti (percentuali) in questa Regione la dispersione scolastica. Ci siamo occupati a coloro che non hanno le possibilità: borse di studio, possibilità di fare dei master. Abbiamo investito nell’Università: l’ultima misura fatta sempre in collaborazione con l’Assessorato delle Attività Produttive e con l’ARTI il finanziamento per l’assunzione di centosettanta ricercatori. Ecco, se non si investe sulle intelligenze, sui talenti, sulle politiche giovanili, io credo che un Paese, un’economia rischia di soffocare. L’istruzione non può essere per pochi, la nostra Costituzione ci dice che abbiamo il dovere di occuparci di tutti, capaci, meritevoli anche se privi di mezzi. Questo abbiamo fatto in questa Regione. Se ci guardiamo indietro in questi dieci anni, credo che abbiamo costruito tanto e posto le premesse per continuare a fare meglio e per collegare sempre di più quello che la nostra realtà alle opportunità di futuro che vogliamo offrire ai nostri giovani. Con le politiche giovanili noi in questi anni abbiamo permesso ai giovani di sviluppare la loro creatività, il loro talento, la loro intelligenza. La creatività, lo dicevo ieri, non è una cosa fantasiosa, è la capacità per organizzare in maniera diversa le proprie conoscenze. Sono nate imprese, piccole imprese, l’aereo leggero di cui si parla in tutta Italia. Ecco, io credo che il senso di questo nostro lavoro è proprio nelle cose che diceva il Presidente Vendola. Abbiamo investito nella ricerca e nell’innovazione perchè sappiamo che ricerca e innovazione possono cambiare in meglio la vita di tanti. Auguri e grazie a tutti quelli che hanno lavorato a questa macchina straordinaria che è il Festival dell’Innovazione.”

Assessore Tomasicchio: “Buongiorno a tutti, chiaramente come amministrazione comunale di Bari non possiamo che essere entusiasti nell’ospitare questo Festival che rappresenta un lunghissimo percorso iniziato dieci anni fa dalla Regione, negli investimenti in termini di innovazione e ricerca. Lo ospitiamo questa volta a Bari, non in padiglioni un pò freddi delle Fiera del Levante proprio perchè non vogliamo che si crei questa linea di demarcazione. L’innovazione è di tutti, l’innovazione e il Festival quindi va celebrato e svolte nel cuore pulsante della città di Bari, città capoluogo della Regione. E’ per questo che si è scelto il teatro Margherita, la sala Murat, questi luoghi che sono poi, grazie anche agli interventi della Regione Puglia con i protocolli d’intesa che abbiamo appena siglato, il polo dell’arte contemporanea. Quindi l’amministrazione comunale insieme alla Regione ha ritenuto opportuno questa volta svolgere la quarta edizione del Festival dell’Innovazione nel cuore della città vecchia proprio per dimostrare quanto sia importante far passare un messaggio: l’innovazione e la ricerca non guardano soltanto alle eccellenze, a piccole elite, ma riguarda tutti. Il Festival quindi celebra ed è anche sostanzialmente una sintesi del proficuo lavoro che la Regione Puglia ha fatto, investendo gran parte delle sue politiche e delle risorse messe a disposizione anche dalla Comunità Europea per accrescere e potenziare sempre di più l’innovazione in tutti i settori della società. L’innovazione non è soltanto il digitale e l’informatica, l’innovazione incide in diversi settori della nostra vita, dalla sanità all’ambiente, alla meccanica. Pensiamo ad esempio a quanto si è investito in questi anni in termini di innovazione nel distretto della meccanica e della meccatronica. Il distretto della meccanica in provincia di Bari è uno dei distretti più importanti in Italia e in Europa, ed è questo oggi per un pubblico per lo più giovane, i cosiddetti nativi digitali, io voglio rivolgere un appello: credete fermamente nella vostra Regione. La Regione Puglia non è la classica Regione che si rappresenta a livello nazionale come la Regioni del sud arretrate che hanno ancora difficoltà a inserirsi in un contesto europeo. La Regione Puglia oggi è una locomotiva, in Italia, del Paese in termini di innovazione, è per questo che vi esorto a lottare, a studiare, a investire le vostre energie in questa Regione, in questo territorio perchè sicuramente i più bravi, quelli che saranno più determinati, quelli che ci crederanno fino in fondo riusciranno a sviluppare i propri sogni e a realizzarli concretamente. Quindi credete in questa Regione, nel settore dell’innovazione, sicuramente sono convinto che anche nei futuri governi di questa Regione, visto ciò che è accaduto in questi anni di straordinario, in tutti i settori ma in particolar modo in quello dell’innovazione, si continuerà a investire sulle giovani generazioni. Cercheremo di fare il possibile per continuare a dare opportunità che fino ad oggi sono state date e hanno determinato delle ricadute in termini occupazionali molto importanti. Quindi credete, studiate, non andate via da questa Regione e continuate a credere che i vostri sogni possono essere realizzati in questo territorio. Buon Festival dell’Innovazione.”

Rettore Di Sciascio: “Grazie per questi minuti. Winston Churchill disse che non esiste miglior investimento per una nazione che pompare latte nei propri bambini. Credo che non esista miglior investimento per la Regione che pompare innovazione e conoscenza nei propri giovani. E quindi, ed è quello che bisogna dire, questa Regione ha cercato di fare tra mille difficoltà però avendo chiara un’idea. Un’idea di sviluppo, un’idea di ecosistema della ricerca e dell’innovazione. Il sistema universitario pugliese, che io in questo momento rappresento come Rettore del Politecnico di Bari ma anche come Presidente del Coordinamento dei Rettori delle università pugliesi che ricordo includono l’Università del Salento, l’Università di Bari, di Foggia e la libera Università del Mediterraneo di Casamassima, rappresentano effettivamente una parte importante, come si vede anche, e mi fa molto piacere, la presenza di tante iniziative che vengono direttamente dalle università, rappresenta una parte di questo ecosistema. E perchè è fondamentale parlare di ecosistema, della ricerca e dell’innovazione? Perchè sempre di più non si riesce a far funzionare una parte dell’equazione se non c’è un tutto e quindi l’insegnamento, la didattica, la ricerca universitaria hanno bisogno di confrontarsi con una realtà industriale viva, con gli attori regionali che hanno poi le leve realmente economiche e anche la possibilità di essere dei driver, che insieme siano in grado di catalizzare presenze industriali che restino, perchè diciamo, il sud e la Puglia per tanti sono stati oggetto delle attenzioni a volte un pò rapaci di presenze industriali che sono arrivate e se ne sono andate. Diventa fondamentale, come è avvenuto in questi anni, perchè restino, che si trovino tutto: trovino la capacità di accogliere le iniziative industriali attraverso un percorso di accompagnamento e finanziamento, trovino le università che facciano ricerca e innovazione adeguata, trovino quindi un sistema anche che passa attraverso l’Agenzia Regionale per l’Innovazione e quindi con grande attenzione faccia sviluppare le linee attraverso le quali dobbiamo nel futuro guardare alle possibilità perchè i nostri giovani trovino interessi e lavoro. Perchè è vero, tutti noi vogliamo che i nostri giovani restino sul territorio. Perchè restino sul territorio dobbiamo darli da un lato la capacità di comprendere la dinamica, i meccanismi che sono globali perchè non possiamo rimanere fuori da un sistema che è realmente globalizzato, dall’altro dobbiamo essere in grado di offrire dei lavori seri, delle attività serie a gente che poi ha del know-how, delle capacità che possono essere resi molto più spendibili fuori. Quindi quando vogliamo che qui si creino e restino le condizioni perchè i nostri giovani crescono e trovino lavoro, bè io credo che bisogna costruire intorno un sistema vero di competenze che non faccia sconti a nessuno, che dimostri che solo il duro lavoro, lo studio, l’impegno che ci porta a ottenere dei risultati. Però perchè questi risultati si ottengano è necessario appunto che si faccia realmente sistema. Quindi, credo che il resto della giornata debba essere speso non nell’ascoltarci ma piuttosto nell’ascoltare i gruppi, i ricercatori, gli innovatori che sono intorno in queste aree quindi vi ringrazio e vi saluto.”

Pres. Eva Milella: “Allora anch’io volevo concludere perchè il Festival si vive, non lo dobbiamo raccontare noi. Penso che quello che sta già accadendo qui dentro, ho visto dei bambini di scuole elementari adesso passare incuriositi dagli stand, era quello che vogliamo, l’innovazione la dobbiamo vivere e la dobbiamo rendere parte integrante del nostro bagaglio culturale a prescindere. Noi non abbiamo previsto un evento di chiusura del Festival anche perchè con un valore. Il Festival non deve essere tre giorni che iniziano e si chiudono, ma devono anche essere un’occasione per proseguire poi insieme il percorso. Approfitto però di questo momento per fare quelli che possono sembrare ringraziamenti d’obbligo ma che invece secondo me sono parte integrante. Io voglio cogliere l’occasione per ringraziare innanzitutto la giunta della Regione Puglia che mi ha dato il privilegio di ritornare in Puglia, e non solo di ritornare nella mia terra a dare quel poco di contributo che posso dare rispetto alla mia esperienza, ma soprattutto il privilegio di trovare questa energia che stiamo vedendo tutti, cioè di trovare università rappresentate dal Presidente del CUP ma anche dall’Università di Bari con il Professor De Gennaro che rappresenta il Rettore in questo momento, con i giovani, con le imprese, con le istituzioni. C’è il Direttore dell’Acquedotto Pugliese con cui abbiamo interagito sempre in maniera propositiva. Io devo sinceramente ringraziare di questa opportunità, spero anch’io di aver soddisfatto la richiesta iniziale. E poi voglio ringraziare in maniera veramente sentita tutti i miei colleghi di ARTI. Ora dovrei sciolinare tutti i nomi, ne dirò alcuni, alcuni sicuramente li dimenticherò però ringrazio Annamaria Monterisi, ringrazio Stefano Marastoni, ringrazio Carlo Gadaleta, Jennifer Grisorio, Flemmy, il Direttore Addante, Valentina, Ines, Anna, Stefania…mi devono perdonare chi non ricordo adesso…Francesca. E tutti i collaboratori…Sirio, tutti i collaboratori. Tania, Sara, tutti quanti vi ringrazio sia per la condivisione concettuale di tutto il lavoro che poi si esprime in questi tre giorni, ma è anche la manifestazione di tutto quello che si fa ogni giorno e quindi vi ringrazio veramente sentitamente, anche so di essere molto esigente, so anche che molte volte vi creo problemi di risposta immediata. Ringrazio però anche il servizio dell’innovazione e della ricerca con cui noi condividiamo tutti i passi che facciamo e basta. Grazie a tutti.”